Una notte al cimitero

Cimitero di Crespi d’Adda, Capriate San Gervasio, Bergamo
Aprile 2017

La prima volta in cui andai al Cimitero di Crespi fu a metà degli anni ’90 ed avevo 16 anni, il padre di un compagno di classe accompagnò il nostro gruppo di amici in piena notte.

All’epoca non avevamo internet e le conoscenze di questo luogo si tramandavano come racconti. Si diceva che nella cripta avvenissero messe sataniche, che ci fossero i fantasmi e i fuochi fatui, che dietro il cimitero si incontrassero gli eroinomani. Si diceva che se guardavi dentro il mausoleo dove riposa la famiglia Crespi rimanevi sfigato a vita. Persone suscettibili dicevano di sentire ogni tipo di presenza soprannaturale e si prendevano male per tutta la notte dopo esserci stati. Da minorenni ci entravamo scavalcando.

Ciò che è vera e documentata è la presenza di tombe di bambini morti per l’influenza spagnola, croci di pietra tutte uguali disposte a file sul prato, con i lumini. Si arriva al cancello del cimitero a piedi attraverso un lungo viale costeggiato da cipressi, e quando c’è nebbia emerge solamente il mausoleo da lontano. È un luogo umido e la temperatura è sempre inferiore di qualche grado rispetto al comune di Capriate, trovandosi a livello del fiume Adda. Si avvertono un’atmosfera e una tranquillità particolari, essendo distante dal centro abitato.

Una volta il buon Fausto, un mio amico che non c’è più, mi raccontò di essere entrato insieme ad un amico nella cripta durante l’orario d’apertura ed entrambi ubriachi trovarono dei loculi vuoti, ebbero la brillante idea di sdraiarcisi dentro per scoprire cosa si prova a stare al posto di un morto. Ebbero la sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato e non ebbero il coraggio di uscire, così arrivò l’ora in cui i cancelli si chiudono automaticamente e passarono lì la notte. Mi raccontò che furono ritrovati la mattina dopo da delle incredule signore anziane.

Invece una ventina d’anni fa andai al cimitero di Crespi insieme a due ragazze e un amico, una si credeva una strega e prima ancora di arrivare al cancello riferì diverse visioni, tra cui la Dama Bianca, la Dama Nera e una serie di croci infuocate che le giravano intorno, l’altra desiderava tanto essere una strega e riferiva sensazioni paranormali, l’amico era patito di sedute spiritiche e qualche ombra di demone o pipistrello riusciva a vederla anche lui. Io me la ridevo.

Lascia un commento